Il condizionamento dei campioni è un elemento chiave per la ripetibilità delle misure, poiché le variazioni di temperatura e di umidità possono contribuire a variare i dati di misura, ma non tutti i tessuti e i colori rispondono allo stesso modo a queste variazioni ambientali. La varietà di colori e il numero di tipi di tessuto tipicamente prodotti e valutati dai produttori e dai rivenditori di tessuti esclude la possibilità di un controllo occasionale dell’umidità relativa e della temperatura per colori o tipi di tessuto specifici. Le condizioni ambientali devono invece essere specificate e costantemente controllate in modo da ridurre al minimo la variazione di colore per tutti i campioni da valutare. Ciò è particolarmente significativo quando i campioni vengono misurati in diverse località del mondo, dove le condizioni ambientali possono variare notevolmente.
Le linee guida ASTM per il condizionamento dei campioni tessili sono dettagliate nella norma ASTM D1776-98 “Standard Practice for Conditioning and Testing Textiles”. Questo standard specifica una temperatura di 21 +/- 1° C e 65 +/- 2% di umidità relativa (RH) per il condizionamento dei campioni tessili. È stata eseguita una serie di esperimenti utilizzando standard di cotone al 100% per determinare gli effetti delle variazioni di temperatura e umidità relativa sulle differenze di colore associate. Le tabelle seguenti illustrano le differenze di colore DE CMC (2:1) in D65/10 tra i campioni sperimentali selezionati alle condizioni indicate e lo standard condizionato ai valori raccomandati dall’ASTM di 21°C e 65% UR. I dati sperimentali della Tabella 4 sono stati generati per variazioni di umidità relativa mantenendo costante la temperatura, i dati sperimentali della Tabella 5 sono stati generati per variazioni di temperatura mantenendo costante l’umidità relativa e i dati sperimentali della Tabella 6 sono stati generati per variazioni di temperatura e umidità relativa. L’ultima colonna delle tabelle 4 e 5 rappresenta le differenze di colore tra i campioni condizionati agli estremi di temperatura o umidità relativa.
Tabella 4. Temperatura costante di 21°C con variazione dell’umidità relativa
L’analisi dei dati riportati nella Tabella 4 indica che per i campioni testati, le variazioni di umidità relativa non hanno un impatto significativo sulla differenza di colore misurata quando la temperatura viene mantenuta costante fino a quando l’umidità scende al 40% RH. Ciò rappresenta una variazione del 25% di UR rispetto all’umidità relativa standard del 65%. L’ultima colonna, che mostra le differenze di colore tra i campioni misurati dopo il condizionamento al 40% di UR e i campioni dopo il condizionamento al 75% di UR, rappresenta una varianza del 35% di UR e, come previsto, le differenze di colore continuano ad aumentare. Quindi, mentre piccole variazioni di umidità relativa a temperatura costante non contribuiscono in modo significativo alle differenze di colore per i campioni testati, variazioni più ampie di umidità relativa contribuiscono in modo significativo alle differenze di colore calcolate.